Reti locali

Il nostro Futuro Agricolo

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Condividiamo la notizia di Aiab, associazione italiana per l’agricoltura biologica grazie a un amico del Gas Spiga di Luce di Novara

 

“Febbraio 2014
Cari amici,
ritengo importante informarVi circa gli sviluppi della proposta europea di
regolamento sulle sementi.
Il tema è molto delicato e riguarda il futuro di tutti.
Bruxelles: Auto-riproduzione e libero scambio delle sementi a rischio!
Il prossimo 11 febbraio la Commissione Agricoltura del Parlamento
Europeo voterà con una risoluzione il rigetto del “Testo Unico sul
materiale riproduttivo vegetale” comprensiva degli aspetti relativi alla
normativa sementiera.
Il testo era una sintesi forzata di tanti temi differenti che avrebbe potuto
creare ancora una volta un rompicapo amministrativo prima di tutto per
quegli agricoltori che vogliono costruire sistemi sementieri informali
attraverso la circolazione e lo scambio dei semi, ma non solo.
La proposta di un nuovo regolamento adottato dalla Commissione Europea
nel maggio del 2013 non sembrava affatto superare i limiti della normativa
sementiera attuale che, per garantire varietà commerciali uniformi e stabili
a sostegno dell’unico modello di agricoltura industriale, rischia di far
scomparire le nostre varietà tradizionali e la biodiversità agricola italiana e
europea.
Il testo proposto dalla Commissione non si adeguava neanche agli obblighi
internazionali contenuti nel Trattato FAO sulle risorse genetiche per l’
alimentazione e l’agricoltura; né relativamente ai diritti degli agricoltori
sulle varietà tradizionali né per garantire l’accesso facilitato per fini di
ricerca e sperimentazione alle varietà commercializzate.
Infine la proposta nella formulazione uscita dalla Commissione porterebbe
di fatto ad estendere la possibilità di brevetto anche alle sementi non OGM
con un ulteriore passo in avanti nel controllo totale del cibo da parte delle
multinazionali.
Bene quindi che la Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo voti
il rigetto del testo uscito dalla Commissione così come ha chiesto anche la
Commissione Agricoltura della Camera con una risoluzione d’iniziativa
dell’On. Susanna Cenni e votata ieri all’unanimità dalla Commissione.
Ma il problema rimane aperto.
Quello che serve con urgenza è una
normativa sementiera che consenta agli
agricoltori l’auto-produzione e il libero
scambio delle sementi, la loro non
brevettabilità a tutela della biodiversità
e la garanzia a tutti gli agricoltori, a
partire da quelli biologici e
biodinamici, di poter reperire sul
mercato le sementi di cui hanno
bisogno.
Oggi chi cerca varietà locali, tradizionali, non uniformi o con particolari
caratteristiche qualitative non può trovarle sul mercato a causa di una
legislazione completamente inadeguata ed invece è proprio di questi semi
che abbiamo bisogno per l’agricoltura e per il cibo del futuro.”

fonte: http://www.aiab.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2557: