ReteGAS Varese sostiene il progetto ‘cose(in)utili’
La ReteGAS Varese sostiene la piattaforma di baratto asincrono online cose(in)utili ,di Elisa Boldi, progetto di indiscusso valore per le sue finalità di sostenibilità ambientale, e invita tutti i gas della rete a promuoverne la conoscenza e utilizzo tra i propri soci.
A cosa serve
cose(in)utili è una piattaforma di baratto e il suo scopo è quello di restituire valore a ciò che possediamo, e che magari è fermo in un cassetto da tempo, inutilizzato.
Aiutarci a fare ordine, eliminare il superfluo.
Poterlo scambiare con ciò che veramente ci serve porta ad un grande risparmio economico, ma non solo: aprendo lo sguardo verso un significato più ampio, questo piccolo gesto permette di risparmiare risorse (quelle che sarebbero state impiegate per produrre l’oggetto nuovo) e quindi di evitare di generare inquinamento.
In una società in cui tutto ci spinge al consumo, barattare è un atto rivoluzionario!
Che cos’è e a chi è utile
cose(in)utili ha due scopi: quello di permettere alle persone di liberarsi di oggetti che non servono più dando loro una seconda vita, e quello di consentire a chi sta invece cercando degli oggetti, di acquisirli senza doverli acquistare nuovi.
A questo si unisce anche la possibilità di mettere a disposizione e ricevere prestazioni di tempo, un po’ come in una banca del tempo.
Come funziona
Funziona in maniera molto semplice: ci si iscrive gratuitamente, si pubblica un annuncio relativo all’oggetto che si vuole cedere, gli si assegna un certo numero di crediti (per comodità, 1 credito equivale a 1 euro), e nel momento in cui qualcuno richiede quell’oggetto, si guadagnano i crediti corrispondenti, da poter poi “spendere” per chiedere qualunque altra cosa la community abbia messo a disposizione.
Si tratta di baratto asincrono, e permette di superare un grosso scoglio del baratto: la reciprocità delle richieste. In un mondo così articolato e sfaccettato infatti, è molto difficile che le esigenze di due persone coincidano perfettamente (in parole povere: se ho qualcosa che ti interessa, è difficile che tu abbia qualcosa che interessa a me) e il sistema dei crediti permette di andare oltre a questa difficoltà.
Un progetto con le radici
Se tutto ciò fosse solo un’idea, sarebbe comunque una bellissima idea 🙂
Ma cose(in)utili è una realtà: nata nel 2012, cresciuta pian piano grazie al passaparola e negli anni consolidatasi sempre più, fino a diventare il primo sito di baratto asincrono in Italia.
Ora che gli iscritti sono quasi 10.000 e gli annunci disponibili 40.000, chi vi si affaccia ha la possibilità di barattare velocemente i propri oggetti, e di trovare facilmente ciò che cerca.
E non da ultimo: di essere accolto da una community molto attenta ai temi ambientali e sempre pronta a dare una mano ai nuovi arrivati.